Esistono alcune differenze tra una conciliazione nell’ambito dei servizi di Luce e Gas rispetto a quelle che siamo abituati a trattare nei confronti degli operatori telefonici.
Quando si tratta di telefonia, siamo abituati a contestare disservizi gravi che compromettono l’operatività aziendale, come quando manca l’accesso ad internet, riceviamo fatture palesemente errate, o riscontriamo problemi nella portabilità/trasloco/attivazione di linee telefoniche.
I disservizi legati a luce e gas sono invece molto meno frequenti rispetto a quelli legati alle telecomunicazioni, e sebbene qualche disguido possa verificarsi, vi garantiamo che non vi è confronto tra le due tipologie di istanze.
Cionondimeno, va chiarito che esistono precise categorie di controversie che è possibile gestire con gli operatori per l’energia, problematiche che altrimenti richiederebbero per la loro risoluzione tempo prezioso, senza la garanzia di ottenere un risultato soddisfacente.
Può palesarsi, per esempio, la necessità di dover richiedere la rateizzazione di una fattura particolarmente onerosa, operazione che con l’aiuto del servizio clienti può permetterti di pagarla in 2 o 3 rate. Ma quando gli importi sono elevati, una conciliazione può aiutarti ad ottenere una diluizione maggiore (anche 10 rate).
Una conciliazione può aiutarti anche a:
- “Congelare” le fatture oggetto di contestazione, almeno fino alla fine della conciliazione stessa. Questo ti permetterà di non pagarle senza che vi sia il rischio di un distacco dei servizi di fornitura.
- Avviare controlli puntuali sulle letture tramite garante e distributore, con verbale che attesti dette operazioni.
- Effettuare una contestazione CMOR, in caso il cliente debitore (precedente) non abbia pagato le fatture, e il nuovo cliente si veda recapitare detti importi.
- Affrontare le spese di conguaglio con ricalcoli mirati.
Gli esempi citati sono relativi ad alcune delle controversie che è possibile affrontare con successo, ma si possono avviare delle procedure di contestazione anche a fronte di guasti dovuti a sbalzi di tensione, interruzione accidentale della fornitura di energia, fatture con consumi anomali, ritardi nell’attivazione o disattivazione della fornitura, errori nelle volture o nei subentri.
Il consiglio come ci sentiamo di dare, soprattutto in periodi come quello attuale, attraversati da aumenti delle tariffe di mercato e da una certa entropia, (causata da lavoro in smart working e carenze di personale) è di non accettare passivamente fatturazioni anomale e/o problematiche reiterate, ma piuttosto di rivolgersi TEMPESTIVAMENTE ad un professionista nel ramo delle conciliazioni per far valere i propri diritti.
Solo nel 2020, gli operatori del settore gas ed energia hanno dovuto restituire all’utenza ben 10 milioni di euro intascati ingiustamente.¹
¹ Conciliazione Luce e Gas: nel 2020 restituiti 10 milioni ai consumatori (La Repubblica, 9 Febbraio 2021).